scambio di amorosi sensi

scambio di amorosi sensi

venerdì 6 giugno 2014

Il video ufficiale della Cena Sensoriale - oficial videoclip -


Questo è un collage di immagini tratte da un'edizione della Cena Sensoriale svoltasi a Cuernavaca (Mexico) una delle più memorabili preceduta da un'intervista a
 Radio Logico un network nazionale messicano.
All'epoca ci fu bisogno di un interprete...
(marzo 2012) 

il Bio -Dramma



Una civilizzazione fa, in quell’era che potremmo chiamare “atlanti dea”, immagino una nobile arte praticata da molti, quotidiana come una passeggiata, diffusa come la danza musicata e rispettata da tutti, qualcosa molto vicino al biodramma: era la cerimonia. Quando l’emozione è troppo forte si dice appunto
“NON CI SONO PAROLE!”
L’idea di un’energia presente da sempre nell’Universo, non interpretabile tantomeno comprensibile ha tolto le parole lasciando il posto alla “cerimonia” la quale, pur senza parole, ne esprimeva un migliaio nell’unità di secondo, tutti percepivano la potenza divina dei gesti simbolici, anche perché con il linguaggio del corpo non c’era bisogno di conoscere il linguaggio verbale. In qualche modo il BIODRAMMA è già codificato nei nostri cromosomi: è provato infatti che le espressioni del viso, i vocalizzi, le espressioni para-verbali, la prossimità fisica e la stragrande maggioranza dei gesti hanno una matrice comune, o per meglio dire in questa sede, attingono da uno stesso BIOS antico almeno quanto il tempo, precedente all’inconscio collettivo. Nella storia nota, ma anche in quella meno nota, varie persone illuminate passarono per questo mondo, si accorsero delle potenzialità della cerimonia, unendo simbolo e corpo crearono qualcosa che è CROCE e Delizia: la RITUALITA’. La ritualità nella sua forma più pura potremmo dire che è filogenetica, è la madre della civiltà, ne è la sua educazione, può essere vera DELIZIA per l’essere umano; la CROCE è quando la stessa ritualità è utilizzata come condizionamento, come accade nelle religioni, grandi piccole e minuscole. Nelle 7 religioni maggiori la ritualità prende il nome di “celebrazione sacra” e a questo livello ha già perso molto della spontaneità e istintualità della antica cerimonia dei corpi sopracitata. Centinaia di migliaia di anni fa poteva accadere che un albero prendesse fuoco dopo esser stato colpito da un fulmine, il clan di ominidi che viveva accanto a tale albero dopo la paura, celebrò il fuoco come potenza della natura che rendeva il cibo più buono e teneva lontano i predatori, favoriva la socialità- quindi l’affettività- così cominciarono i festeggiamenti allora con una cerimonia non-verbale: una danza, un inchino, un abbraccio collettivo, i primi vocalizzi, i futuri fonemi , ma quella si che fu una “celebrazione spontanea”.
Il bio-dramma è la celebrazione spontanea delle nostre emozioni base, archetipali che possiamo riassumere in: paura, amore, odio, bisogno con tutte le innumerevoli sfumature che otteniamo combinandole. E' la messa in scena non-verbale dei propri vissuti emozionali con tutte le implicazioni che queste nostre azioni mentali o reali hanno arrecato alla nostra vita. Sono solo il nostro corpo e i nostri gesti che parlano. Quando per la prima volta diventiamo attori protagonisti della nostra storia nel biodramma c'è una disagevole sensazione di immobilità: non si sa che fare. Ricordo bene la sensazione di sentirmi come nudo in mezzo ad una piazza affollata durante il mio primo esercizio eppure c'erano solo 10 persone e un'atmosfera di amore e condivisione commoventi. I nostri movimenti corporei, posture e andature nella maggior parte dei casi sono inconsci, con il bio-dramma si prende coscienza attraverso esercizi mirati di come quelle emozioni base abbiano plasmato ogni nostro passo, di come condizionino tuttora le nostre scelte, in ogni respiro si cerca di liberarsi da quella paura di affrontarle a viso aperto.
Il Bio-Dramma di Lorenzo Ostuni è un'arte-terapia potente da cui si trae giovamento fin dalla prima esperienza, a differenza della Psicodramma di Moreno qui il percorso attivo è non-verbale e bio-energetico, sono comunque accumunate da un approccio gestaltico improntato sul "Qui e Ora"ma non possono essere assimilate come affini. Il bio-dramma ri-percorre in senso archetipale tutte le fasi della nostra vita dalla nascita fino alla morte seguendo 3 assiomi imprescindibili:
Conosci te stesso

Libera te stesso,

Realizza te stesso

 Come diceva Lorenzo, grande amico e grande maestro,
 se esistono anche “pochi carbonari” che vogliono cambiare il sentire comune e per primi vogliono migliorare loro stessi per far meglio il loro dovere di “essere umano” allora c’è speranza per la prossima civilizzazione: il seme è già germoglio.